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Dott. Antonello Paulesu
Incontinenza
Indicazioni terapeutiche della T.V.T.
Risultati della T.V.T

Indicazioni terapeutiche della T.V.T.
Scopo della TVT è supplire all’inadeguatezza funzionale del supporto anatomico fornito dal legamento pubouretrale, dalla parete vaginale suburetrale e dal tessuto connettivo parauretrale. La TVT trova attualmente indicazione solo nelle pazienti con Genuine Stress Incontinence (GSI) di I e II tipo, ossia nelle forme associate ad ipermobilità uretrale (AIUG, 1999; SIUD 2000).

Alcuni AA ne ampliano tuttavia l'uso, seppur con un razionale diverso, alle forme da deficit sfinterico intrinseco (III tipo), ottenendo anche in questi casi un buon successo terapeutico. La TVT può inoltre essere effettuata in caso di recidiva o persistenza della GSI dopo interventi quali la colposospensione secondo Burch, purché in presenza di uretra mobile, ed anche in associazione ad interventi correttivi del prolasso.

Tecnica chirurgica della T.V.T.
L’intervento viene effettuato utilizzando il kit TVT della Ethicon sotto illustrato.

La tecnica originale prevede il ricorso all’anestesia spinale o all’infiltrazione con anestetico locale ed adrenalina del Retzius e dello spazio periuretrale rispettivamente per via per cutanea sovrapubica e per via transvaginale. Due incisioni cutanee trasversali della lunghezza di 1 cm disposte simmetricamente rispetto alla linea mediana del corpo e distanziate reciprocamente di 5 cm, vengono effettuate in corrispondenza della rima superiore del pube.

Posizionato in vescica un catetere Foley di 16 Ch si effettua un’incisione sagittale di 1.5 cm di lunghezza sulla linea mediana della parete vaginale anteriore (suburetrale), a circa 0.5 cm dal meato uretrale esterno. L’incisione non deve raggiungere il collo vescicale per evitare disturbi minzionali post-operatori. Viene quindi effettuata una delicata dissezione smussa con forbici, estesa per 0.5-1.0 cm da ciascun lato dell’uretra, per consentire di porre la punta degli aghi in una corretta posizione di partenza. Questi ultimi, montati sull’apposito introduttore, vengono fatti penetrare in successione ai lati della medio-uretra e spinti, perforato il diaframma urogenitale, al di dietro della sinfisi pubica, mantenendo con questa un intimo contatto.

Da qui, attraversata la guaina dei muscoli retti dell’addome, i due aghi sono fatti affiorare alla superficie della parete addominale attraverso le due incisioni cutanee precedentemente descritte ed estratti completamente all’esterno dopo essere stati deconnessi dall’introduttore. I gesti chirurgici sopra descritti vanno effettuati a vescica vuota e l’inserimento di ciascun ago deve essere accompagnata dalla contemporanea deflessione del collo vescicale dal lato opposto utilizzando il catetere di Foley armato con l’apposita guida rigida del kit TVT. Una cistoscopia effettuata dopo il passaggio dei due aghi permette di escludere accidentali lesioni della vescia. In questo modo il nastro in Prolene ? viene posizionato attorno alla medio-uretra a guisa di amaca mediante una gentile trazione esercitata sui due aghi.

A questo punto, introdotti 300 ml di soluzione fisiologica in vescica ed estratto il catetere vescicale, la paziente viene invitata a tossire con vigore accomodando nel contempo lo sling in modo tale da ottenere la continenza completa o comunque la fuga di solo poche gocce d’urina dall’uretra evitando trazioni sul canale uretrale. Una volta che il nastro della TVT è stato posizionato in modo ideale attorno alla medio-uretra, vengono rimosse le guaine in plastica di protezione e le due estremità dello sling vengono sezionate al disotto del piano cutaneo.

Grazie alla grande forza adesiva della sua trama il nastro della TVT non deve essere fissato in alcun modo essendo perfettamente autostatico; questo diviene infatti immediatamente del tutto solidale coi tessuti che attraversa e la successiva colonizzazione fibroblastica delle sue maglie, con deposizione di fibre collagene al loro interno, ne produrrà il definitivo inglobamento. L’intervento viene completato con la sutura della parete vaginale e delle due incisioni sovrapubiche.

Al termine dell’operazione il catetere vescicale viene rimosso. Il tempo medio impiegato per l’intervento è di 30 minuti. Ad ogni paziente viene somministrata una profilassi antibiotica ed antitrombotica.

La dimissione dal reparto è possibile già la sera stessa o dopo 24 ore.

...continua


 

 
 
 
 
 
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